Le Forze del Sé - percorsi di Biotransenergetica


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Percorso e Metodologia



LE FORZE DEL SÉ : IL PERCORSO



"Le Forze del Sé"
è un Training di Consapevolezza
che utilizza la
Biotransenergetica
per favorire il contatto con le
dimensioni della coscienza

e intervenire con efficacia sui processi di guarigione.




È strutturato in tre Percorsi, ciascuno con diversi moduli:



- "La Forza degli Elementi"
(III moduli)
- "Il Guerriero Interiore"
(IV moduli)
- "I Principi del Sé"
(IV moduli)



È un Training che permette all’individuo di sviluppare la consapevolezza di Sé, esplorare le proprie dimensioni interiori, i propri stati di coscienza, realizzare le proprie qualità e il proprio potenziale nascosto, dissolvendo le tematiche psicologico-esistenziali per connesse alla propria storia personale.
Il lavoro proposto è un lavoro di tipo "integrale" orientato al
benessere e all'autoguarigione interiore su tutti i livelli del proprio Sé organismico (fisico, energetico, emozionale, mentale, spirituale o essenziale).
La Biotransenergetica promuove l'integrazione consapevole del
Corpomente, per cui si focalizza tanto sugli aspetti psicologici presentati che sulle loro manifestazioni corporee, energetiche e spirituali o essenziali.
Condivide con le antiche
medicine tradizionali e le moderne terapie psicocorporee la concezione del mondo e degli individui in termini di processi energetici.

Il lavoro terapeutico della Biotransenergetica (BTE) consente di esplorare ed espandere le dimensioni della coscienza con l'intento di realizzare la consapevolezza che si svela oltre i processi di pensiero della mente ordinaria, consentire l'autoguarigione interiore e la realizzazione della propria vera natura.

Il suo sistema operativo integra le conoscenze della
Psicologia Transpersonale con gli apporti più significativi della Psicologia Umanistica, Esistenziale, Gestaltica, dei più moderni approcci ad indirizzo corporeo e delle antiche tradizioni sapienziali della Filosofia Perenne.

Un aspetto importante di questo Training è il lavoro con le "Forze archetipiche". Come vengono definite da Jung i "principi organizzatori della vita psichica".
Le "forze che reggono il mondo" o "forze archetipiche" sono forze immanenti e trascendenti, appartenenti sia al mondo della natura che a quello della coscienza. Forze archetipiche responsabili di ogni dinamica psicologica, di ogni manifestazione del vivente, dei processi patologici come dei processi di guarigione.

Durante i gruppi d'incontro ci immergeremo nel campo energetico di ciascuna Forza archetipica (Orixà) lavorando sulle tematiche psicologiche emergenti.
Connettersi con le
Forze archetipiche consente di intervenire con efficacia sui processi di guarigione e risvegliare le loro Qualità nella nostra coscienza.

Secondo la Visione del
Paradigma Psicologico Transpersonale, in cui la BTE si inserisce, sostenuta non solo dai saperi millenari della Filosofia Perenne, ma anche dalla moderna Fisica Quantistica, viviamo immersi in Campi di Forze archetipiche.
Questi Campi informati di coscienza vengono ripresi in numerose tradizioni con nomi differenti.
Nella tradizione dello Sciamanesimo afro-brasiliano, cui attinge la BTE, essi sono legati alle diverse
"Forze della natura" (Orixàs) ed esprimono la forza o "axé" del proprio elemento naturale (terra, acqua, fuoco, aria...) attraverso una specifica energia-vibrazione archetipica che informa della sua energia il nostro Sé Organismico su tutti i livelli: fisico, energetico, emozionale, mentale, spirituale o essenziale.

Per esempio la Forza archetipica della
Terra, "Nanà" nella tradizione sciamanica afro-brasilina cui la BTE attinge, non esprime soltanto l'elemento terra a livello materico ma anche il suo "axè", la forza intrinseca che l'elemento porta con sé, che viene identificato come il "Principio di Nutrimento".
Se entriamo in transe o in risonanza con questa Forza,
che ha una specifica qualità vibratoria su tutti i livelli del Corpomente, assumiamo uno stato di coscienza al quale corrispondono determinate qualità specifiche che sono legate a tale Forza, come la pazienza, la fiducia, l'amore incondizionato, l'accoglienza, la capacità di darci e dare sostegno.
Allo stesso modo se entriamo in transe o in risonanza con la Forza del
Vegetale, "Oxossi", possiamo sentire le Qualità di questa Forza manifestarsi su tutti i livelli del nostro Corpomente e assumere lo stato di coscienza di chi è presente a se stesso, mette radici nel qui ed ora, ha la determinazione, la fermezza, la volontà e la vitalità connessa al "Principio Vivente".

Così ogni Forza esprime una costellazione di qualità che è indispensabile saper contattare a seconda della tematica psicologica che stiamo affrontando o in cui siamo rimasti intrappolati.

Per vivere bene abbiamo quindi bisogno di avere accesso a
tutte le Forze, a seconda delle diverse circostanze che la vita ci propone.
In ogni Modulo del Training vengono affrontate tutte le tematiche specifiche ad ogni Forza.

La mancanza di contatto con una particolare Forza quindi si riflette nella vita quotidiana con
tematiche psichiche specifiche legate alla disarmonia con la Forza stessa, che ci impediscono di essere sereni in una o più situazioni che la vita ci presenta.

Le tematiche sono descritte sul sito nelle pagine relative ai vari moduli presentati.


Il contatto e recupero delle diverse Forze è un processo di risveglio individuale al Sé profondo, alla centrale natura di Chi siamo.





LE FORZE ARCHETIPICHE



Gli Orixàs, nella tradizione sincretica afro-brasiliana, sono le "Forze che reggono il mondo". Sono forze archetipiche immanenti e trascendenti, appartenenti cioè sia al mondo della natura sia a quello della coscienza.

Nel
mondo della coscienza sono forze archetipiche responsabili di ogni dinamica psicologica, di ogni manifestazione del vivente, dei processi patologici come dei processi di guarigione. Ogni comportamento, atteggiamento, caratteristica degli esseri viventiè riconducibile alla manifestazione dell'energia di un Orixà.

Nel
mondo della natura sono la forza degli elementi. Tutto ciò che esiste contiene in sè l'energia degli elementi variamente combinati.

In un’ottica transculturale più ampia, gli esoterici parlano di forze cosmiche, gli alchimisti di energie elementari, gli psicologi di archetipi, i fisici di “campi informati” (v. "Teoria delle superstringhe" di Brian Greene e le più recenti teorie della fisica quantistica per cui i diversi campi sottili di coscienza non sono altro che fasce vibratorie organizzate.)

In ambito psicologico le forze archetipiche si manifestano nell'individuo sotto forma di costellazioni di qualità che corrispondono alle caratteristiche più elevate dell'animo umano.
Gli archetipi sottendono un insieme di modi di sentire, di agire, di pensare, di essere, universali, da sempre presenti nelle parti superconsce della psiche umana. Gli archetipi si intendono quindi come "forme a priori", come principi originari della Coscienza Transpersonale o dell' Inconscio collettivo.



LA VISIONE


Il Corpus della BTE propone una
rappresentazione integrale, sistemica e transpersonale delle dinamiche psichiche dell’individuo.
Il soggetto è considerato
un’unità corpo-mente, un sistema costituito da sottosistemi inserito in un ambiente fisico, sociale, culturale, spirituale e quindi interagente con altri sistemi.

Il suo
percorso evolutivo non è letto solo in chiave biografica ma transpersonale, quindi il punto di vista della BTE non è circoscritto al sistema individuo (Microcosmo), ma si estende fino a includere il dialogo partecipativo esistente tra individuo e intero universo (Macrocosmo).
L’assunto fondamentale del modello BTE, convalidato dalle filosofie perenni e dalla fisica quantistica, è che ogni evento è “oltre se stesso” in quanto è connesso in modo costante e continuativo con il Cosmo.




METODOLOGIA - PRATICHE


La Biotransenergetica vanta di un Corpus di pratiche terapeutiche molto vasto e articolato, per andare ad operare integralmente sui cinque livelli del Sé Organismico (Corpomente): fisico, energetico, emozionale, mentale e spirituale o essenziale.

Sono classificate come pratiche di
mindfulness (Essenza), di consapevolezza (logos) e conoscenza (logos), di energia vitale (bios) e sul corpo fisico (bios), prendendo in considerazione i cinque livelli interconnessi del Sé.

Possono essere divise in tre grandi categorie:

  • Pratiche di Mindfulness o meditative;
  • Pratiche propedeutiche o di autoguarigione;
  • Pratiche terapeutiche.


Si tratta di pratiche di trasformazione della coscienza che utilizzano il corpo (esercizi psicofisici, danze, meditazioni dinamiche, pratiche energetiche sottili), il respiro (pratiche respiratorie, voce, suoni, canti, mantra, espressione emotiva), la mente (visualizzazioni, viaggi sciamanici, ricapitolazioni della storia personale, meditazioni, rielaborazione di immagini archetipiche e di ricordi, espressione verbale), lo spirito o l'essenza (pratiche transpersonali, meditazione, stati non ordinari di coscienza, cerimonie rituali).

Durante il Training saranno utilizzate pratiche differenti a seconda della Forza archetipica affrontata nel modulo in corso e del processo emergente.
Le
pratiche BTE maggiormente utilizzate sono il Viaggio Sciamanico, la Ricapitolazione con l'uso di tamburi, lo Sguardo archetipico, il Disegno, il Corpo del Sogno, il Muoversi nel flusso, il Cerchio di Medicina.
Queste pratiche favoriscono il contatto con le Forze archetipiche e l'emergere delle loro Qualità e potenzialità in noi.
Queste tecniche costituiscono un insieme di
tecnologie del sacro che consentono di operare nelle dimensioni più elevate della coscienza dell'individuo.

Intento di ogi pratica è consentire la trasformazione della coscienza, il cambiamento di Transe dei propri modelli ritmici perchè questi raggiungano, all'interno del Corpomente, un maggior grado di unità e armonia. Si tratta, in definitiva, di favorire le condizioni per un benessere psico-fisico-spirituale integrale.

Il lavoro di consapevolezza prevede inoltre l'utilizzo, secondo necessità, di tecniche di derivazione mistica orientale legate alla pratica della Presenza, tecniche per la presa di coscienza di giudizi e condizionamenti interiori che impediscono il contatto con una particolare Forza archetipica dentro di noi (giudizi di svalutazione e credenze disfunzionali) e pratiche di introspezione e meditazione (Advaita, Yoga, Sufismo, Zen, meditazioni legate alla tradizione del maestro indiano Osho).

Si tratta di una metodologia che permette l'ampliamento della consapevolezza di sé e favorisce l'integrazione dei propri vissuti.

Particolare rilievo verrà dato alla metodologia dell'
Inquiry, pratica di derivazione Advaita, illustrata di seguito.



Cos’è Inquiry e perché praticarla


"Inquiry" è una parola inglese che possiamo tradurre in italiano come "auto-esplorazione" o "auto--inchiesta". È una metodologia potente che ha a che fare con il porsi domande psichico-esistenziali ed esplorarle praticando un' "auto-captazione" sui cinque livelli del Sé Organismico.
È un atto di consapevolezza che rompe lo scontato e apre al nuovo, al sentire, alla propria verità, all’inconscio, alle qualità dell’Essere, alle Forze del Sé e permette l'ampliamento della consapevolezza di sé, includendo e trascendendo la propria storia personale.

Tutti nasciamo incontaminati e potenti, durante le fasi dell’adattamento perdiamo il contatto con parti importanti del nostro Essere che vengono sostituite dalla personalità che, per quanto necessaria alla nostra sopravvivenza, diventa una forte limitazione.

La personalità è come un vestito che indossato a lungo si cristallizza in abitudini e convinzioni e così finiamo con il credere di essere questo stesso vestito, dimenticandoci del nostro vero Sè, di Chi siamo veramente, del nostro volto originale, della nostra Essenza.

Per questo la domanda fondamentale "Chi sono io?" che Ramana Maharshi, uno dei padri spirituali di questa metodologia, ha messo al centro di tutto il suo insegnamento, è la domanda che ciascuno prima o poi nella vita si fa: l’eco dell’Essere che siamo è continuamente presente dentro di noi e si vuole manifestare e la domanda lo evoca.

La personalità è basata sulla fondamentale credenza di esistere separati dal Tutto.
Inquiry rompe questa illusione in quanto sgretola la personalità indagandone la struttura, il funzionamento, de-cristallizza le credenze, porta in evidenza il fatto che siamo noi gli attori e i registi della nostra vita e quindi possiamo tornare alla Nostra Vera Natura e sperimentarci al di là della limitazione e della dualità.

In particolare nel percorso delle "Forze del Sé", praticare
Inquiry ci riconnette alle Qualità spirituali che appartengono a ciascuna Forza, attraverso la presa di coscienza di come giudizi e credenze, comportamenti e abitudini ci tengono separati dalla naturale espressione armonica delle Forze archetipiche stesse dentro e fuori di noi.



Come fare Inquiry



I punti principali da tenere presenti quando si pratica Inquiry sono:

  • Intenzione di cercare e trovare la verità;
  • Praticare Presenza e consapevolezza;
  • Apertura a tutto ciò che si manifesta;
  • Curiosità e attitudine al non sapere.





Per informazioni:

Chandana: chandana.pelliciari@gmail.com
Karuna: tel. 348 7041071

Sede attività: Via Guastalla Nuova, Corte Guastalla, Sona (Vr)

©2015 Susanna Pelliciari


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